Quando si dice che te mettono in mezzo..
E non era manco la prima volta.

La prima volta fu al suo negozio a Oahu subito dopo le piramidi egizie ma prima dell’assassinio di Giulio Cesare.
Ci eravamo persi il cazzabubu il giorno avanti in spiaggia. Si dai la manovella per deboli per tendere la vela.
“Matte ma quello non era Robby che ĆØ passato?”
“Si”
“Che si fa? Fingiamo indifferenza o ci buttiamo ai suoi piedi?”.
“Daje corri che sta a anna via”
E qui una frase di attacco che penso stia ancora a ride.
“Is this the myth of windsurfing?” o qualcosa del genere.
Ci guarda come si guarda due poveri cristi che per incontrarlo hanno attraversato il mondo.
Umile: “Dont know about the myth, but yes I’m Robby”
Si parla del piĆ¹ e del meno. Lui risponde con pazienza ed educazione. Fino alle condizioni.
“We were sailing d-head if was super”
2mt come fa l’estate tutti i giorni quando non c’Ć© swell.
Lo zio ci guarda e sorride.
Poi si porta la mano al petto di taglio e sorridendo fa “Yes good. Up to here”
Li abbiamo capito cosa Einstein intendesse per relativitĆ .
Quello che per noi era un sogno a colori per lui era un giorno che se poteva salta senza rimorso.
Quell’incontro come tutti i successivi almeno 5 in posti diversi tutti indimenticabili.
Grande zio Robby šŸ™Œ
And thank you for windsurfing