Mauritius ĆØ uno dei tanti posti del mondo dove potrei avere una cittadinanza onoraria tanto il tempo che ci ho passato. Anche se il video si riferisce a un punto nel tempo molto speciale e che mi ĆØ molto caro. La lista delle persone speciali che compaiono qui dentro ĆØ lunghissima quasi infinita come il video, 12 minuti con un mix di foto, video, drone, pov che TT – visti anche gli anni che ha parte di questo materiale – onestamente me spiccia il salotto de casa visto che ĆØ realizzato a budget zero. Comincio da mia moglie Federica autrice di gran parte delle foto, il grande Paolo D’Ammassa a cui appartengono le immagini drone insuperabili e il figlio Samuele rider nel video, Andrea Aquila il romano piĆ¹ mauriziano che esista, Paolo Mazzoni autore di uno dei primissimi gopro pov (era uscita il giorno prima), il Gazza, Martino senza cui non avrei manco serfato – fu lui a rimediarmi in spiaggia la vela NP albero e boma che compare in foto facendo una colletta mettendo insieme gli spares di vari serfisti in spiaggia. La mia Hot arrivo con 2 set di ritardo il giorno prima di ripartire.
Poi i local. Innanzitutto Bernard e la moglie Maria che mi hanno ospitato per un numero imprecisato di anni e dalla loro splendida famiglia purtroppo tifosi tutti del Real . Dhareena che mi ha fatto scoprire l’isola quando non la conoscevo. Avinash che per anni ĆØ venuto a prendere e riportare la comunitĆ” romana in trasferta da e per l’aeroporto e ci aiutava a trovare i mitici pick up toyota, parte fondante della vacanza. And the list goes on and on and on. La musica mauriziana, irricevibile, a me personalmente ĆØ sempre piaciuta e quando chiudo gli occhi e la ascolto sento ancora rumore dell’oceano da casa che rompe sul reef, il profumo acre di canna da zucchero, il caldo umido tropicale pieno di profumi ed agitato dal vento e l’odore pungente delle spezie nel mercato di Quatre Bornes che caratterizza questo angolo di paradiso. After all, Mauritius was made first and then heaven. And heaven was copied after Mauriutius. A single look at the emerald and jade of the lagoons cast against the lushing green of the lulling forest, the sapphyre of the ocean breaking into the acquamarine reefline, the turquoise of the sky sweetened by the white passing clouds will melt your heart and be part of it forever. Mark Twain and Luca ā¤ļøā¤ļø
PS: Mark Twain was made first and then Luca. And Luca was copied after Mark Twain š
Daje, raccontino. E’ un po che non vi scrivo di windsurf e devo essere onesto, mi mancava. Sto ascoltando Ennio Morricone, un grande italiano, e sono le 5:15 del mattino. A breve andiamo per una hike con grande Max Castiglia. South Africa lifestyle at its best.
Haakgat. Haakgat sta a Cape Town come Hookipa sta Maui. E guarda la cosa curiosa. Sono due interiezioni. Se a Hkpa quando arriva la swella fai hoo a HKgt fai haa. Per il resto sono simili e duali, complementari per i non esperti di spazi geometrici isomorfi (Nel linguaggio scient., proprietĆ di postulati e di enunciati che si mutano in altri postulati e altri enunciati quando a certi enti si sostituiscano determinati altri; si dice allora che i due postulati (o enunciati) sono uno duale dellāaltro, o che per essi vale ilĀ principio di d. (e lo stesso si dice anche degli enti che si scambiano tra loro). Haakgat ĆØ mura a sinistra. Hookipa mura a destra. So far so good. Sono entrambi le migliori e piĆ¹ frequenti ondi di posti che svettano al mondo per consistenza e bellezza delle condizioni. Sono due spot gemellati. Ma sono anche molto diversi. A Hookipa l’acqua viaggia per migliaia di km nell’oceano che ai portoghesi che per primi ci si affacciarono dallo stretto che prese il nome dal suo scopritore, Magellano sembro pacifico. In realtĆ migliaia di km piĆ¹ in alto le tempeste artiche e del nord pacifico di scagliano con veemenza da costa a costa, dal giappone a canada e stati uniti. Ma raramente lambiscono le hawaii. Alle Hawaii arriva solamente il “rigonfiamento” del mare, lo swell appunto. TBC
Se siete pazienti leggete l’articolo e poi guardate il video. Ca 30 minuti di intrattenimento. Se andate di corsa mandate lo stream del video alla tv dal canale vimeo iSurf e leggete l’articolo mentre va il video. Vi perdono per questo!
Leggere solo se non dotati del disturbo di attenzione da cervello di pfterodattero che ci impedisce di leggere testi piĆ¹ lunghi dei 255 caratteri fissati da Jack Dorsey per un tweet. JD ĆØ un noto imprenditore seriale della Silicon Valley, con carattere molto difficile. Eufemismo. No stronzo con cui ĆØ molto difficile lavorare, a quanto dicono. Da twitter l’hanno cacciato levandogli la sua creatura. Poi modello Steve Jobs hanno capito che ĆØ impossibile andare avanti senza il creatore e lāhanno ripreso.
Cosa che invece sfugge ancora a un mio ex socio e che ora sta cosa la comprenderĆ meglio a colpi di carta bollata sui denti. JD ĆØ stato fondatore di Twitter, Fleetic e Square tra le altre. Per un attimo, quando avevo Paysicuro, siamo pure stati competitor e facevo benchmark sui suoi servizi per capire come fotterlo. Poi Banca d’Italia ci ha gentilmente spento prima ancora di farci partire. Grazie BdI, love you. Potessi trovare nella tua vita windsurfistica sempre vento e onda come io quest’anno in ZA.
Il lavoro come prostituzione
La vita moderna ĆØ un sottile equilibrio. Equilibrio tra tempo e soldi. Sempre che non hai i soldi di famiglia, sei un dentista o hai uno stabilimento balneare. Cosi tanto per dire 3 professioni a caso le prime 3 che mi sono venute in mente. 3 professioni con mix ideale di tempo e soldi. Specie la prima. Nella nostra societĆ vendiamo le nostre abilitĆ sul mercato in cambio di un compenso al miglior offerente e questo atto – che nulla ha a che vedere con il lavoro – lo chiamiamo eufemisticamente lavoro. Mentre invece dovremmo chiamarlo per quello che ĆØ. Un atto di prostituzione, del corpo o della mente o di entrambi insieme.In una societĆ dove non solo ĆØ accettato ma incoraggiato quello di perdere volontariamente la propria libertĆ pur di sopravvivere, il tempo diventa la regina dei beni.
Ai tempi facevamo molte uscite insieme. Lui in una settimana l’ha chiusa mura sinistra e dopo 2 la faceva a una mano. Talk talent! Michele Mancini? Un altro che si ĆØ messo li e dopo un po faceva spock a una mano e flaka. La mia di flaka? Ć la parente del back loop per il 3style. Vidi io primo Spock a Hkpa nel 99 da Harvey Stone fratello di Josh che per un poā fece anche Pwa che manco sapevo che fosse. Josh mi disse – abbiamo passato molto tempo quella estate sul muretto lui, Brian Talma ed io ad aspettare le condizioni – āYeah you saw that Luca? Sick bro! We call that a Spockā. Quella stessa estate mi pare usci la flaka.
Attenzione segue pesantata su Shroedinger nascosta bene continuare a leggere solo se masochisiti veraci. non ci capirete un cz e direte questo ĆØ 0,5 * matto. Volare a fine pesantata se volete continuare a seguire solo il discorso principale
Esiste una soluzione “multiverso” al paradosso della meccanica quantistica del ricongiungimento tra il caos esistente nel nostro universo micro (parliamo di nano, ballerine, pico della mirandola e scott fempton) e l’ordine e la prevedibilitĆ meccanicistica vigente nel nostro universo macro, quello dei metri e km.
Quello di Newton e Einstein. Il multiverso implica che esistono parallelamente miliardi di versioni di me, anche una che chiude il back loop in piedi. E questi miliardi di versioni di me si combinano con miliardi di versioni di uscite possibili degli eventi. Tipo vado in Sudafrica ora a Natale 5 settimane e lascio mia figlia sola o non ci vado e faccio il bravo padre? Noi abbiamo l’impressione di vivere uno solo di questi mondi.
Double slit experiment
Una particella di luce, un “fotone” nel famoso double slit experiment (a mio personale avviso l’esperimento piĆ¹ importante della storia della scienza) – quello dove una doppia fessura su una lastra viene inondata con una fascio di luce coerente, e che invece di mostrare due ombre a forma di fessura sullo schermo dietro al proiettore genera pattern di interferenza con picchi e valli bianche e nere.
Tipo quando tiri due sassi in uno stagno, e le onde circolari si incrociano dando vita a delle belle merlature sul lago. Questo fenomeno mostra chiaramente la natura contemporaneamente ondulatoria e particellare della luce.
Si tratta di un vero mistero.
Il mistero di Dio
Il “mistero” per eccellenza della nostra vita.La domanda delle domande. Che evidentemente non ĆØ se Dio esiste davvero. Quella ĆØ facile. Ragazzi no, Dio non esiste!! Almeno il Dio con la barba irascibile e tutto sommato un po stronzo della Bibbia. Dio ĆØ una creazione dell’uomo e non il contrario…
La domanda delle domande ĆØ come fa la luce a esser insieme particella e onda (non serfabile)? E l’unica soluzione che si sono potuti dare gli scienziati a questo doppio comportamento ĆØ che sto fotone non si sa dove cz sta. E per la scienza – nota bene la scienza tutta compreso Einstein che pace all’anima sua non voleva che Dio giocasse ai dadi – il fotone passa contemporaneamente tra le due fessure. Come se tu dovendo scegliere a un bivio se andare a destra e sinistra andassi a destra e a sinistra insieme. La scienza offre una connotazione e una notazione scientifica a questo fenomeno e dice 0,4 * destra + 0,6 * sinistra. Pazzesco no? Per cui la domanda diviene: “Ok! Ma nel macro?”
Tra le tante cose che la scienza non ha capito, non ha capito come mai se guardiamo dentro di noi non capiamo dove sta un elettrone, ma se guardiamo fuori invece scopiamo cosi poco.
Le soluzioni alla equazione di Schroedinger e gli orbitali
Dove c’ĆØ un universo dove scopa anche un ingegnere, specie se femmina e figa. Con una probabilitĆ 0,001 (1 per 1k) ma non nulla. E questo convive con l’altro 999/1000 dove l’ingegnere in realtĆ non scopa. O non chiude il backloop. O non chiude il backloop E non scopa. Insomma se semo capiti.
Cedere al fascino del windsurf?
Tornando quindi al topic principale c’ĆØ universo dove ho ceduto al fascino del windsurf da sempre. Questo universo l’ho fatto mio nel 2016. Ma per farlo mio ho dovuto liberarmi dalla prostituzione del cervello e tornare a offrigli totale libertĆ di azione. Certo rimangono anche in questo multiverso purtroppo le bollette da pagare. Che anzi nell’universo dove non ci prostituiamo e quindi ci sono meno soldi diventano molto piĆ¹ importanti. E prima o poi le bollette ti recuperano e ti riportano nell’universo dove contemporaneamente ti prositutisci e non scopi. Che ha quasi dell’incredibile! Siamo al controsenso.
Stamattina ho capito, guardando i video che seguono, cos’ĆØ iSurf. Me lo chiedo in effetti da anni, come mi interrogo sulle mie motivazioni a perseguire questo sforzo monumentale di costruzione.
Cosa non ĆØ!
iSurf non ĆØ un brand. iSurf non ĆØ un sito per appassionati di surf, windsurf, kitesurf e snowboard – i boardriding sports – a cui dovremo aggiungere per rimanere aggiornati sup, foil ma anche sci freeride, mtb, paracadutismo e sport d’aria. iSurf non ĆØ la pagina di riferimento di un gruppo di aficionados romani del surf. iSurf non ĆØ un blog. iSurf non ĆØ la memoria e la storia del svrfvs romanvus. iSurf – in effetti – non ĆØ un eShop di surfwear. iSurf non ha nulla a che vedere con i 5 minuti di fama di Andy Wharol. iSurf non ĆØ l’inseguimento spasmodico dei followers, dei like e delle views. Che sono piĆ¹ un punto di controllo per orientare i contenuti verso il pubblico.
Cosa significa per il proprio autore
iSurf ĆØ molto semplicemente un’opera d’arte molto multimediale e molto pop.
Con mille sfaccettature, ma una costruzione pluriennale che non ha alcun senso economico e puĆ² essere capita solo con la dedizione – sempre folle – di un artista. L’anno scorso – come tutte le volte che torno a visitarlo – guardavo con meraviglia il Giardino dei Tarocchi di Niki de Saint Phalle. E pensavo al tempo, ai soldi e alle energie e financo a diversi mariti š che le ci sono voluti a costruirlo. Non aveva alcun senso. Ma i soldi, il tempo, i mariti e lei stessa non ci sono piĆ¹. Il Giardino rimane a meravigliare i visitatori di oggi e di domani. Pensando al Colosseo, per sempre.
VivrĆ nella nostra e vostra memoria, e poi magari in quella dei nostri e vostri figli. Un giorno magari lo passeranno dentro un documentario per 30 secondi di come i cinegiornali dell’istituto luce o magari all’inizio di un dvd bello come Riding Giants per far capire come vivevano i surfisti di un tempo, per raccontare il sense of community, prima dell’invenzione di chissĆ che cosa si serferanno nel futuro.
Ma noi saremo ancora li. Insieme a loro. E loro ci riconosceranno di avergli tracciato la strada.
Come il gruppo di hippies che ha aperto il north shore di Oahu vivendo di radici nella giungla per anni, ai margini della societĆ . E questa storia del “bucket the system” alla lettera “fregare il sistema” diciamocela francamente. Ce l’abbiamo pure noi. Almeno come ambizione. Il nostro amore per questo sport – che urla attraverso queste pagine, queste foro e questi video – sarĆ sempre li.
E le nostre vite di cercatori di onde e vento, incomprensibili ai piĆ¹, continueranno per sempre ad avere il loro profondo e filosofico significato.
Maui November 21 2016. In celebration of my four years since the longest stint I had on Maui for the winter of 2016 here a few videos.
Always with the objective to yielding as little value as possible to Facebook a digitally very incorrect platform, this morning the videos put them directly into a blog post.
Contents
There are several delights:
The cover first, my surf car that now belongs to Colin John Baker
A video from Jaws’ pass, to open your day well. In fact, today the north wind in Rome are howling!
The entrance with the timing of the waves and the synchronized necessary dive at Honolua Bay. The first time I lost my favorite lycra there, which in the emotion of the moment I had attached to my waist.
A new interview by Federico Morisio while preparing the strategy for the Aloha Classic
Especially for our supper in the editorial team Paolo Cabrina a leg of the Sup long distance race in front Hookipa, this time dribbling the internal buoy and the making it out through mountains of water.
Finally two top hits.
The tutorial with your favorite ocean windsurfing instructor Ferdinando Loffreda on how to survive a crash in front of the rocks.
And finally what happens when you don’t survive it and you end up on the rocks. Intervention by lifeguards to recover an unlucky windsurfer.
Enjoy!
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Flying through China on a trip to Australia. It’s fairly amazing the extent to which our surfing passion takes us to experience the extraordinary.
Ended up finding a very cheap ticket with Southern China that took me through Wuhan, a place I was at odds identifying on the map in first place. Let’s say that it’s somewhere forgotten in the middle of this huge continent. From there next stop is Guangzhou – formerly known as Canton – and from there next hop is Perth.
First impression with China was boarding the plane. A lady was in my seat (all the way to the back .. next to that there was the rear exit). The hostess firmly asked the lady to move. I offered to swap seats but the crew member denied the lady the opportunity.
Most interesting was my oversize experience with Southern China Air. I opted for SCA because the ticket was dirt cheap and – apparently – they offered a good deal for the surfboards. The story as typical changed at check-in. The info I was given by my travel agent appeared to be sketchy at least and the amount due quickly grew to become almost as much as the ticket itself. My attempt to negotiate on the basis I had been ill informed encountered but the strictest reaction by the ground personnel. TBC