Il windsurf e le cazzate, alias il windsurf parlato e poco credibile e tratattello de "la misurazione delle onde"

E' un connubio imprescindibile.
Fa parte dell'indole del windsurfista medio alzare il livello delle proprie la performance con un contributo verbale.
Fino a che il contributo verbale non diventa preponderante rispetto a quello fisico e altamente limitativo (nella maggior parte dei casi) e li indistintamente scatta la nomea del cazzaro.
In maniera molto simile a quelli che si presentano nello spot al momento sbagliato e vengono nominati seccavento, magari ripetendo la performance per loro sfiga più volte a breve distanza di tempo.
Il peggio del peggio sono i seccavento-cazzari. gente che voi non vorrete mai frequentare, e che sono costretti a uscire da soli pagando nelle piscine con i ventilatori, sempre che non gli salti pure la corrente.

Quanto a cazzaro, lo scrivente ha i baffi da sergente maggiore (qualche malalingua a cui voi per simpatia non crederete direbbe anche qualcosa in più), ma c'è chi nella comunità romana ha la qualifica di sottotenente, fino ad arrivare ai colonnelli, ai generali, e ai capi di stato maggiore.
Voi li conoscete per nome e cognome, non ho bisogno di ricordarvi chi siano.
Il ministro della difesa è però solo uno, e anche li sapete bene di chi si tratta, e lui riporta solo al Presidente della Repubblica, quello vero, Carlo Azeglio, che quando lo incontra al Quirinale gli chiede: "Ah P . . . , allora secco, come te entrava oggi sto push loop a 9 metri de quota??"

Chi tra noi è senza peccato scagli la prima pietra. Chi non ha mai arrotondato la performance riportandola agli amici, o alzato la misura dell'onda, o allungato la giornata utile per il vento, scagli la prima pietra. Ho detto una, no na lapidazione!!!
Avete fatto caso a un fenomeno curioso?
Quando arrivate voi sullo spot (e dico voi, ma intendo tanti io), il vento non è mai come era 5 minuti, un quarto d'ora, mezz'ora, un'ora o la mattina, il giorno prima.
Ora in anni di pratica mi sono chiesto come fosse possibile tanta sfiga.
Sempre quando cala un pelo, quando non c'è, quando è appena calato. Ma dico . . . possibile mai?
Ebbene, la verità l'ho capita 4-5 anni fa ritornando da una settimana bianca particolarmente sfigata, in cui il tempo non aveva brillato per bellezza.
Un conoscente, a una cena, che per puro caso era stato nello stesso posto e proprio nella mia settimana, alla fatidica e temutissima domanda domanda post settimana bianca - che di per sé e con malizia implica che l'abbronzatura lascia dei dubbi - "Ma c'era il sole?" risponde candidamente si!!!
Ma dico . . forse stavi su una altro emisfero! O sei stato avvolto da una singolarità dello spazio-tempo che ti ha proiettato in un universo parallelo dove il tempo era bello, per poi tornare nel nostro, più sifgato.
No in realtà il meccanismo al lavoro era sempre quello, IL CAZZARO.
Di li ho iniziato a dubitare fortemente dei report pre-arrivo nello spot . . credendo selettivamente solo ad alcune - pochissime - fonti incontrovertibili che non hanno gambe e braccia ma sono i pick up del vento telefonici o via internet e le boe al largo per le onde.
Sulla misura del mare secondo i windsurfisti allego la seguente tabella, utile alla comprensione del fenomeno di conversione surf-windsurf, altro mistero dell'universo acquatico.

Misura Surfista o Hawaiana Misura Windsurfista o Cazzara
1 piede 1 metro
1-2 piedi 2 metri
3 piedi logo high
3-4 piedi un albero
4-5 piedi due alberi

Perchè tale disparità (rammento un piede = circa 30 cm)??
Innanzitutto c'è da chiedersi perchè i surfisti usano i piedi, anche se vivono in Italia in pieno sistema decimale.
Forse perchè hanno bisogno di uno strumento di rilevazione sempre disponibile, e - nel dubbio - si sdraiano sull loro tavolette e traguardano l'onda con le fide estremità, di cui conoscono bene la lunghezza (nel caso di Michele Mancini parliamo di una 40ina di cm, te-credo-che-poi- rimane-in-piedi-sugli-spock), per capire quanto sono alte??
NO, chiaramente no. Il motivo non può che essere che il surf è nato in Hawaii, ha attecchito e si popolarizzato in California, tutti posti dove si usano i piedi anche per misurare altre cose meno bizzarre, per cui è sembrato naturale adottarlo come sistema di misurazione.
Ora, se chiedete ai windsurfisti particolarmente istruiti e viaggiati, e che magari fanno pure serf, loro vi quoteranno l'onda in piedi.
Ma trattandosi di windsurfisti, ricordatevi la tabellina e dividete per tre per avere la misura hawaiana. Ergo 15 piedi del windsurfista colto in misura hawaiana/serfista vero fanno 4-5 piedi.
Altro strano fenomeno.
Il surfista misura l'onda da dietro.
Ora che diamine vuol dire misurare un'onda da dietro?
Forse che noi quando le serfiamo le prendiamo da dietro (spesso lo prendiamo di dietro nella fase di ricerca dell'onda, ma quello è altro concetto)? E perchè misurarle da dietro che risultano molto più piccole? Autolesionismo? Pudore virginale? Eufemismo serfistico?
Anche li, dopo anni di ricerca, ho capito. I bollettini meteorologici danno l'informazione dello swell (in francese houle, in italiano mareggiata, in spagnolo e brasiliano olas, in tedesco wellen, ma è sempre quello, il nostro pane quotidiano, quello che il nostro regista non ci da mai) sempre relativamente al mare aperto (Open Ocean).
Ora la natura ha premiato il windsurfista con un bel fenomeno. Quando l'onda si infrange sul reef, o anche sul più cheto banco di sabbia di Focene, l'onda raddoppia di altezza.
E' na roba complicata da spiegare (chiedete lumi a Lorenzo Pellegrini, lui è ingegnere idraulico e ste cose le capisce bene) ma ha qualche cosa a che vedere con la conservazione dell'energia e della quantità di moto e con l'impatto con il fondale basso, che trasferisce parte dell'energia di un'onda sulla cresta.
Quindi l'onda rispetto alla previsione raddoppia. Ecco spiegata la misura da dietro. Vista da dietro la misura torna consistente con il bollettino di forecast. 1-2 piedi entri in acqua a Diamond Head e trovi due metri e ti dici: "Sono loro che mi prendono per il culo, sono io che non ho capito e sono le due cose insieme?" Niente di tutto ciò, è il fattore reef al al lavoro che si scatena (grazie al cielo, sennò era meglio nascere tutti big jim o barbie, a seconda dei casi).
Il serfista da onda hawaiano, che per anni si era chiesto come mai il telegiornale la sera prima glia avevano detto 2-3 piedi, e lui si trovava a prendere in testa delle mattonate ignoranti di 3 metri, misurando le onde da dietro, si è finalmente chetato.
Telegiornale = onda da dietro.
Peraltro i surfisti stanno sdraiati sulle tavole, e in quella posizione vi assicuro che tutto quello che è superiore ai 20 cm fa paura. Quindi misurare l'onda da dietro è un fattore di tranquillità.
Lo scambio tra due serfisti da onda hawaiani 40enni, nel 1972, diventa:
"Ehi, Joe, andiamo a fare il surf, oggi?" "Quanto c'è?" "Quattro piedi" "Ok, metto la tavola nella mia giardinetta e arrivo"
Ben diverso da quello che sarebbe stato:
"Ehi Joe, andiamo a fare il surf, oggi?" "Quanto c'è?" "Quattro-cazzo-di-metri che appena te distrai te se magnano" "Mi dispiace Tom, ma ho un impegno al bowling con gli amici, e proprio non posso cancellarlo"
Ultimo fatto per chiudere il discorso sulle misure delle onde è il coefficiente di serie, o coefficiente della storta.
Allora ricapitolando, prima di mettere altra carne al fuoco, supponete di essere a Maui (se già ci siete, portatemece pure a me) .. il bollettino chiama 1-2 piedi .. e voi - dopo aver letto questo articolo - invece di pensare "Cazz-ho-attraversato-il-mondo-intero-per-venire-a-prendere-mezzo-metro-d'onda-ma-li-mortacci-vostra-se-rimanevo-a-focene-era-mejo-e-risparmiavo-pure" penserete, bene, si apparecchia una bella giornatiella, sui due metri, con qualche serie più grossa, magari a Hookipa si fanno pure gli aerial . . . salutateme tutti a Focene . . . .
L'effetto serie è che l'oceano non è fatto al computer, quindi se nella media le onde sono sui due piedi, le serie più grosse arriveranno a 1.2 volte la previsione, ergo diciamo sui 2,5 metri. Ergo con 1-2 piedi di forecast non è impossibile trovarsi sul reef con 2,5 metri sotto serie. Effetto cazzaro già spiegato permettendo.
A Mauritius dove a Luglio-Agosto (equivalenti a Dicembre-Gennaio di Hawaii) entrano qualche volta (raramente, per fortuna) 15 piedi di previsione Open Ocean, facendo un pò di aritmetica 15 piedi = 5 metri * 2 (effetto reef) = 10 metri * 1,2 (effetto serie) = 12 metri. Praticamente la misura di Jaws . . d'altronde Oneye è esposto bene (anche se sicuramente esistono qua intorno dei reef open ocean come Jaws), e posso aver testimoniato di aver visto, nell lontano 2000 (o era il 2001?), onde di ben oltre due alberi abbattersi con fragore sulla sezione del reef sottovento a Oneye (detta Ambulance, un nome, un programma!).

Allego, senza rendermene diretta responsabilità, la classifica dei windsurfisti cazzari per il 2003, stilata da Giovanni Bocchi, caporedattore iSurf per la rubrica cazzaro dell'anno (del secolo e del millennio), che vedrà anche anno per anno l'elargizione di un premio, una statuina d'oro, alta 30 cm, che ritrae un serfista stilizzato in pantaloncini a braccia conserte, ovvero l' Oscar della Cazzata. Ovviamente ci saranno diverse categorie..

Primo classificato: pierpaolo ( penna bianca ) - anguillara :
Una volta ho fatto un salto così alto che mi sono accorto che sotto di me c'era il mio amico Renato anche lui in surf che stava saltando pure lui. . . . . .
( trevignano - agosto 2003 )


Secondo classificato : leonardo ( bimbo ) - trevignano :
aho' raga . . . porc . . . . stavo a surfa' e c'era il sole . . . a un certo punto è arrivata l'ombra . . . porc . . . me so' girato e . . . porc . . . . era un'onda che aveva coperto il sole . . . . e' vero, e' veroo! c'era pure Emilio!
(n.d.r. Emilio e' cosi' basso che quando surfa sparisce nel chop di trevignano )
(trevignano - settembre 2003)


terzo classificato : luca tribord ( l'unico in italia con il set completo di vele omonime) amici miei cari, desidero portare alla vostra conoscenza di poveri surfisti
normali che, non contento di essere stato ospitato in una villa in corsica con la pompa dell'acqua in giardino da dove fuoriusciva champagne millesimato ,ho surfato per ben 17 giorni di fila su 15 ma non solo,il vento era cosi' forte che ogni volta che tornavo a riva , la mia compagna tremava dalla paura . . . . . ( n.d.r. forse perche' tornava. . . . )
( Roma - settembre 2003)

Quarto classificato : Luca ringhio - Roma
Si . . . va beh . . . . ma al lago non si plana mai. . . . .. (domenica 14 settembre ore 19 , dopo tre ore di planate al golfetto di trevignano con la 5.7)
n.d.r. luca ringhio non si era portato l'attrezzatura . . . . .e quindi non è uscito!

Mauro (trevignano) : Ahò. . . . l' F2 Sunset ? ma l' F2 SUNSET ???? ma lo sapete che i tedeschi, quando vedono passa' un F2 Sunset . . se fanno il segno della croce!!! Come la Madonna!!

ALOHA! da Giovanni